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Ovunque è la bellezza che non vedi

by UROSS

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1.
Tutto tranne l'inutile Sai com’è che………quando non c’è Voglia di andare……dentro di me Tu fai le cose ……della tua vita Come fosse stato tutto uguale Dall’inizio finchè non sarà finita Ed ecco perché…..io resto con me Solo quì seduto io a guardare L’onda del mondo andare e ritornare Quello che io non ho sai non m’importa se non è dal cuore Quello che io non so sai non m’importa se non sa d’amore Ma tu sai com’è…se adesso non c’è Più l’ordine giusto per decidere e fare Un certo equilibrio tra andare e tornare La faccia sconfitta da me sullo specchio Il corpo ed il sangue e niente più rispetto Alla cassa del mondo c’è un tizio che a 2 lire Sta vendendo illusioni soltanto per rubare L’ingresso al Paradiso non è più redenzione La vendono dovunque anche alla televisione La strada calpestata dal Cristo era Passione La vita porta gioia ma passa per dolore Quello che io non ho, sai non m’importa se non è dal cuore Quello che io non so, sai non m’importa se non sa d’amore Quello che non ho forse perchè non è importante Quello che non ho non è ho bisogno veramente
2.
La strage di San Valentino La strada sdrucciolava sotto il piede ormai pesante ci si strisciava a malapena a un ritmo decadente non c’era alternativa che fosse l’ultimo artiglio con cui aggrapparsi conformati al grigio ch’era intorno Così il bucato steso della Sig.ra Tanta vicina del mio piano sempre indaffarata sembrava voler dire: “Guarda come si fa!” Le ore erano appese a due lancette bianche sporche ferme da una vita con niente di divertente da raccontarsi in giro se non che il tempo si muove lentamente Non scomodare il cuore per dire due parole (Ti amo) sembrava di morire Volevo solo dire che l’amore non c’è più Allo sportello unico c’era una sola fila lunga non volevo buttar tra scartoffie la giornata così mi colse al volo il chipdo fisso del piacere buttandomi in un mare di un agosto balneare Lei era un po’ in disparte nella nuda sua natura Nuda, tutta nuda aveva solo su la crema noi ci trovammo lì d’accordo e senza alcun pudore rotolammo su uno scoglio nell’estasi d’amare al mare d’amare al mare Non scomodate il cuore per dire due parole (Ti amo) sembrava di morire volevo solo dire che l’amore non c’è più Credi e costruisci quello che non stai vivendo ancora sai che non è amore il desiderio di mezz’ora credo di capire quando amore non è stato qualcuno è andato in barca qualcun’altra è disperato Fai un po’ come ti pare tutto sai può accadere ma non desiderare stringer per avere è un bisogno che non voglio più
3.
Giallo 04:03
Giallo Sembrò come chi non aveva ormai più niente da dichiarare agl’ esattori di sogni traditi in mezzo ai giorni lasciati a invecchiare Così che tutto fu un gran groviglio di disegni senza alcun colore pronti a bruciare giù dentro a una cassa da restituire al Suo Creatore Sai cosa c’è che non hai più voglia di dire fare o riciclare Quello che fu e ormai non c’è sembra affondato come un tesoro in mare Così chiedesti tu quali cose avrei potuto fare per cambiare Per non smarrire via la convinzione è un filo fragile tra dire e fare che snoda i suoi perché trovano il senso solo quando è andato via il dolore Non sarà un altro SE a riportarti dove tutto andò a naufragare Sai cosa c’è che il senso è lì Lo troverai parcheggiato al sole T’aspetterà, proprio come chi ride alla vittima sacrificale Ci perderemo ancora come le api a Primavera Sbocceranno tra i campi fiori rossi e gialli come quelli dove ti poserai tu Giallo come il racconto dal finale inquieto Giallo come una febbre che vien da lontano Giallo come il semaforo tra andare e stare Giallo come Van Gogh ed i suoi Girasoli Giallo e come vide la Notte stellata Giallo come la gelosia che ci consuma Giallo come la nave ferma in quarantena Giallo come il mistero di una vita intera
4.
Imparerò 03:12
Imparerò In un gioco di carte o nel trucco di un mago L’occhio non arriva dove può solo il cuore E da un vecchio cilindro poi tiri fuori di tutto I fiori colorati, le colombe bianche, foulard profumati Che sciolgono i nodi nel soffio leggero in un vento di autunno Provo adesso a guardare nel buio da una finestra a lume di candela Forse questa sera forse questa notte o alla fine di questo nuovo giorno io…………(imparerò) Ed il croupier che stava dando le carte Ne prenderò io 4 nuove dal mazzo Sarà colore o forse scala reale È Come Quando vedi Fuori che Piove Tutti in carrozza dai signori si parte Malinconie e tristezze lasciate Voi che su questo treno partite Per voi domani sarà un’altra stazione Cerco di non restare a guardare non limitarmi solo a sognare Cerco di non restare fermo voglio provare ancora una volta Ad Imparare
5.
Soffio leggero Io che mi raccolgo sul selciato Da questa mia vita e dal passato Che non torna su di me Lui non torna e sai perché Non rimpiango mai le situazioni Loro vanno via come illusioni E non serve ripensare Come è che poteva andare Non resto sconfitto giù a guardare So che infondo ognuno dovrà avere Quello che davvero vuole Quello che c’ha dentro al cuore Come il soffio di una vita sola suona Come il soffio di una vita viene e va Ora che non ho niente da fare E ho un’ora di buco per provare A capire se davvero E’ stato un gioco a muso duro Ora che mi resta un’altra strada Ogni giorno nuovo un’altra storia Non declino dal mio stare Vagabondo per cercare Ognuno ha un suo viso e un suo vissuto Ognuno racconta un giorno andato Ma è nel ricordo che non voglio Perdere di oggi il vento Come il soffio di una vita sola suona Come il soffio di una vita viene e va
6.
Papillon 03:42
Papillon Percorriamo virtualmente strade di fango ognuno accecato nel proprio mondo egoisticamente siam sempre i migliori certe del diritto le nostre ragioni lentamente presto andranno a fondo ripetiamo sempre ch’era meglio prima l’alba aveva un rosso più vivo al mattino raccontiamo così tante inutili cose quasi sempre quelle uguali e noiose sempre lì a parlare senza dare ascolto Le risposte che non hai tipo ora dimmi chi sei non stai andando dove vuoi dimmi allora perché non ti stai fermando Viviamo al cospetto di mille impressioni abbagliati spesso da quelle peggiori nelle sfumature troverai la cura dentro le incertezza la vera natura che si manifesta lenta nel suo corso Timidi ad esprimere amore e dolore forti e così ostili nell’odio e il rancore fermi alla finestra solo per guardare quel passante che adesso sta per cadere nella morsa amara del giudizio dell’altro L’uomo che non provò mai non svelò mai i sogni suoi non sbagliò e senza guai visse la sua vita come un vuoto senza fondo Quando spegnerai la luce quando lascerai la tua croce dirai “Non so dove sono stato” ma sicuro non sarò rimasto fermo
7.
Madre 02:43
Madre Lei non vuole mischiarsi tra la folla e tutta quanta la sua ipocrisia Lei non chiede quei facili aiuti e arrivare ovunque pur che sia Sembra di non respirare quell’aria che ci tiene su sembra come un po’ cadere dentro al vuoto che ci tira giù Lei non crede seguire certe rotte non ti condurranno via Lei non viene per cercare le scuse di cui hai bisogno tu Lei non sente quella voglia di andare al fianco di qualcuno pur che sia Sembra un po’ come affogare dentro a un nodo che non sciogli più Sembra come non vedere l’alba oltre la notte blu
8.
Komandante 04:06
Komandante Komandante Komandante, c’è un uomo in mezzo al mare forse meglio starlo ad aspettare Komadante Komandante, c’è un naviglio alla deriva forse meglio mandargli un segnale Komandante Komandante, abbiam perso la rotta e non vedo più la stella polare Komandante Komandante, come tanti sai i miei sogni non so realizzare E poi tu che dici: ”Sai di chi è la colpa?!” E poi tu che chiedi: ”Komandate dimmi quale senso hann(o) questi giorni?!” Komandante ci son donne vendon corpi sulla strada Komandante lì c’è un uomo sta picchiando quella donna Komandate qui c’è un bimbo forse ha perso la sua mamma Komandante sai qualcuno è timorato dal Tuo nome Komandante ci son lotte fatte di idee e religioni Komandante dimmi il senso e quali sono le ragioni E poi tu che dici: ”Sai di chi è la colpa?!” E poi tu che chiedi: ”Komandate dimmi quale senso hann(o) questi giorni?!” E così d’improvviso mi guardavo a uno specchio E scrutando più affondo mi sentivo un effetto Come:… Un giocatolo rotto perché è andato di sotto Come un vino annacquato che m’hanno rifilato L’albero di Natale che non ha la Cometa Come un treno a vapore che non ha più carbone Come un ferro da stiro vecchio non stira più Come la pubblicità quando guardo…la tv
9.
Silenzio in blues Quatto quatto quatto viene ritto come un gatto Senza far rumore sopra i tetti di città Sniffa soffia e bussa un'altra volta sulla porta ma lui sai è il silenzio che a sentirlo chi lo sa Fitto rotto e scuro come spirito maligno a volte io mi gratto se poi è meglio si vedrà soldi che tintinnan nelle casse sotto i tetti mille sono i bar e avran ancor da tintinnare Nel silenzio io mi son perso e non so più com'è nel silenzio non rispondo io più di me Ma quante cose devi dire per poter giustificare tutto quel che non puoi fare Ma quante cose devi dire per poter spiegare tutto quello che non va Zitti zitti zittti che il silenzio sta arrivando è sempre lui il padrone quando tutto attorno tace vive nel giaciglio di quel vecchio uomo morto soffia nel bicchiere di un rapporto troppo freddo striscia tra le uova in frigorifero in cucina resta tra i capelli addormentati di bambina urla nel salotto quando i vicini di sotto smettono di urlare per la vecchia eredità Nel silenzio io mi son perso e non so più com'è nel silenzio non rispondo io più di me Ma quante cose devi dire per dover giustificare tutto quel che non puoi fare quante cose devi dire per poter spiegare tutto quello tutto quello tutto quello che...non va
10.
Kanto al disinKanto E lo so che tutto non può andare sempre bene Il giocattolo che ho prima o poi si rompe e resti solo con le mani tra i rottami Aspettando che domani Un secchio d’acqua ma che sia fresca mi venga buttata in faccia E lì qualcuno prima o poi mi dice Svegliati ch’è ora di andar via Svegliati ch’è ora di andar via Svegliati, sai ch’è ora di andar via E non so io come fò a restare in equilibrio su sto filo che sottile Piano piano lui se ne va ed io ed io resto fermo qua Fino a quando sotto i piedi avrò un corso di sostegno Per il mio sostentamento che prima o poi finisce e qualcuno lì mi dice Svegliati ch’è ora di andar via Svegliati ch’è ora di andar via Svegliati, sai ch’è ora di andar via Sgangherato, raccattato, in qualche modo mi son ritrovato Un po’ stonato trasformato in una cambiale che:”.. ti giuro non ho mai firmato!?” Una voce che m’è stata amica tra l’amore na pinta di rossa e la vita Me ne vado mascherato come una schedina che ho segnato ma non giocato Mi raccolgo…..in mille pezzi….il mio specchio... è ormai per terra ed io …resto lì
11.
12.
L'ultima 03:48
E non ricordo più dov’ero prima di arrivare qua giù tra cianfrusaglie cosmiche del caos ero un puntino senza alcun valore Te la ricordi tu la vita prima d’esser vivio e sanguinare si fermò è chiese un attimo: “E’ questo il posto dove rimanere e diventare?” Chiusi dentro cose che non vorrei ci perdiamo tra orribili e falsi eroi aspettando un segno che nessuno darà mai Ora che non ho più la forza primordiale per cui potevi anche non pensare vivevi presto l’attimo senza dubbio causa effetto ed il suo dolore poi immortalate dentro al traffico le facce s’assomigliano in una smorfia globale sembrava così facile uscire indenni dalla noia che si rivelò mortale

about

Testi & Musiche: Uross ( tranne traccia 11)
Prodotto da Uross
Registrato & mixato da: Andrea Brunetti
Mastering: Mimmo Galizia co WaveAHead Studio Monopoli - IT

credits

released November 27, 2015

Cover photo: Chiara Napoletano
Foto interna: Stefano Spalluto
Progetto grafico: Tony Rodriguez

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UROSS Monopoli, Italy

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